VUOTOCICLO

Enrico Bovi

“Progetto in bianco e nero” di Enrico Bovi (mista – 40x40x4cm)
Lo sfondo nero mette in risalto la carta stropicciata e la “ bella calligrafia”, minuta ma eccezionalmente regolare,in un gioco di parole in corsivo,che si rincorrono e si affastellano in un intreccio apparentemente disordinato,che leggiamo in nero sulla carta bianca. La prima istintiva tentazione è di individuare un significato o un periodo logico,ma poi si cede all’ emozione,che risalta dall’opera e dalla intenzione dell’Autore,di un ritrovato retaggio antico e familiare e di una nostalgica percezione di una dimensione oramai andata persa. La sensazione che il foglio bianco,con i suoi preziosi ed irripetibili scritti, sia fagocitato dal nero dell’oblio e trattenuto sull’opera solo per volontà dell’Autore,conferisce al “nero” l’identificazione con il “vuoto “ come elemento della composizione; il “ vuoto” favorisce la delineazione di una struttura spaziale è ricco di significati e di espressività,offrendo movimento alla composizione. Solitamente,in un lavoro astratto,la parte superiore ed inferiore sono ben definite,e, se si dovesse ruotare l’opera uno dei lati si riposizionerebbe sempre nella parte superiore. Invece,in questo caso,l’equilibrio perfetto si ritrova da tutti i lati in cui si potrebbe disporre l’opera,in quanto l’Artista conferisce uguale importanza a tutto il contesto,tanto che, lo spazio interno ed esterno al cuore dell’opera,è indispensabile per la totalità della stessa, conferendole un aspetto semplice ma diretto.

a cura di Daniela Da Vinci

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